Pescara. Passare dal mondo virtuale alle aule di tribunale. E’ quanto accaduto a dei cittadini pescaresi rei di aver rivolto insulti e parolacce al primo cittadino Marco Alessandrini. “Ho querelato penalmente circa trenta persone che mi hanno rivolto insulti personali e parolacce sul web. In larga parte si tratta di offese collegate al caso riguardante la gestione della balneazione”. Così il sindaco di Pescara nel tribunale civile ha rivelato di avere intrapreso azioni penali nei confronti di persone che lo hanno insultato. Alessandrini è stato in tribunale per rendere la propria testimonianza nell’ambito della causa civile intentata dal politico pescarese Gianni Teodoro, il quale ha avanzato una maxi richiesta di risarcimento danni, da 250 mila euro, nei confronti del capogruppo comunale del M5s Enrica Sabatini. “Sarà il giudice a valutare le ragioni della richiesta di Teodoro – ha detto Alessandrini – Quel che è certo è che la libertà di insulto non è accettabile e io, proprio per questo, ho querelato quelle persone che mi hanno insultato”.
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