Scafa. “La realtà che supera l’immaginazione. L’anormale che diviene normale ma, soprattutto, i dettami della Carta costituzionale che per l’ennesima volta si trasformano in carta straccia. Ma la Costituzione, all’articolo 32, non sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività?” è quanto afferma scandalizzato Leandro Bracco “Certo che sì. A Scafa, però, la si pensa e si agisce diversamente. Giovedì scorso 16 luglio il Distretto Sanitario di Base di Scafa è rimasto chiuso. Il motivo? Era la festa del patrono. Ebbene sì. La priorità, tra il garantire la doverosa assistenza medica a decine di migliaia di cittadini pescaresi e il celebrare la Madonna del Carmelo, è appannaggio della Vergine. La responsabile del Distretto di Scafa, dott.ssa Trafficante, interpellata sulla questione, ha confermato alla mia collaboratrice che da sempre a Scafa, il 16 luglio, le porte del Distretto Sanitario si chiudono. Peccato però che lo stesso Distretto Sanitario di Scafa copra un’utenza di decine di migliaia di cittadini pescaresi che nella stragrande maggioranza dei casi non risiedono esclusivamente a Scafa ma anche e soprattutto nei diversi Comuni che costituiscono la Val Pescara. Giovedi’ scorso” continua Bracco “infatti decine e decine di persone si erano recate al Distretto sanitario per effettuare visite mediche e ritirare esiti di analisi. All’ingresso della struttura, l’amara scoperta della chiusura in un cartello appeso alla porta. Quindici parole che più che essere un mero comunicato burocratico sono una mancanza di rispetto totale verso tutte quelle persone (in prevalenza anziani) che avevano necessità di rivolgersi a un medico, ritirare analisi ed effettuare esami. Una manifestazione del potere della burocrazia che nulla ha di nobile. Dalla vicenda di Scafa ciò che emerge è un quadro desolante nel quale la legittima devozione alla Madonna (e io sono un fervente cattolico) viene presa come pretesto per privare decine di migliaia di cittadini pescaresi (residenti in ben 22 Comuni) dell’assistenza sanitaria. Pochi mesi fa Papa Francesco ha affermato: “Il vero potere è il servizio. ” e conclude “Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”. Ma il significato di questa frase, forse, è troppo complesso da far comprendere ai burocrati della sanità abruzzese.
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