Pescara. Un nuovo stabilimento dedicato alla pasta all’uovo e ai formati speciali voluto nella propria terra. La scelta è del pastificio artigianale Rustichella d’Abruzzo, azienda che cresce in fatturato con 11 milioni di euro (+3%), nell’export in 70 Paesi, e nella rete produttiva. “Entro l’autunno”, ha annunciato il presidente Gianluigi Peduzzi, “apriremo un nuovo stabilimento a Pianella che sarà dedicato alla pasta all’uovo e ai formati speciali per una produzione che si attesterà a 15 mila quintali l’anno. Lo sviluppo, che rientra in un progetto di Industria 4.0, prevede una tracciabilità completa dai silos di stoccaggio al pacchetto finale, e il consolidamento dei rapporti con la filiera agricola”.
Ad oggi, con 55 addetti nella sede di Moscufo e volumi produttivi di 33 mila tonnellate l’anno, sono una ventina, ha precisato il ceo Giancarlo D’Annibale, gli agricoltori conferitori del grano 100% Abruzzo ‘fidelizzati’ tramite contratti di filiera che premiano forniture ad alta qualità.L’azienda, fondata a Penne nel 1924, si è mantenuta a conduzione familiare pur essendo un alfiere dell’innovazione. La robotica è presente da tempo nelle linee produttive ed è stata brevettata la pasta, molto richiesta nei mercati orientali, “90 Rapida” che si cuoce in un minuto e mezzo. “Si tratta di una magia della fisica”, ha detto D’Annibale, “che al contrario dei bucatini fa richiudere uno spaghetto fessurato che ritorna ad essere uno spaghetto pieno ma a cottura rapida, utile anche nei room service di hotel e nei chioschi”.
“La fortuna di essere presenti nei mercati di tanti Paesi ci consente di essere precursori delle nuove tendenze alimentari e al contempo orgogliosamente alfieri dell’ autentica tradizione artigianale abruzzese. La nostra fregula ad esempio”, dice Peduzzi, “si sta imponendo come alternativa al riso dimostrando alto potenziale di vendite sia in Occidente che in Oriente ed è nel menu di Korean Air. Combattiamo così la concorrenza degli industriali che si vestono da artigiani”. “Da noi la produzione si tocca e l’essiccazione a 45 gradi invece che a 90 non distrugge il glutine. Certo uno spaghetto fabbricato in tre ore invece che in 33 è un vantaggio, ma poi sta al consumatore scegliere una pasta con una buona tenuta”. Rustichella d’Abruzzo ha oggi tre linee di prodotti: 100% abruzzese con solo grano locale; 100% italiano con grani antichi e vecchi come il Senatore Cappelli, e poi la linea classica con 75% grano italiano e 25% di semole estere. “Il consumo della pasta cresce all’estero”, ha concluso Peduzzi, “mentre decresce in Italia per la moda delle porzioni ridotte e delle diete low carb, eppure noi produciamo la benzina del corpo umano. In India invece, dove abbiamo uno stabilimento per la produzione della pasta per il mercato locale, i giovani scelgono la pasta perché è la novità rispetto al riso, e per la ristorazione è un must averla nei menu”. Non solo tradizione, Rustichella d’Abruzzo produce anche la pasta per Iron man: si tratta della Py ad alto contenuto proteico e soia no Ogm che ha volumi di vendita molto alti tra gli sportivi, dal Portogallo e in Canada.