Tra le serie minori è spesso possibile imbattersi in qualche piazza importante che in passato ha goduto anche dei palcoscenici della Serie A. Una di queste è indubbiamente il Pescara, che oggi sogna di tornare quantomeno nel campionato cadetto. In 87 anni di storia il club abruzzese ha partecipato alla Serie A soltanto in 7 occasioni, ma rimane pur sempre l’unica compagine abruzzese ad essersi spinta ai livelli più alti del calcio italiano. Anche chi non è pescarese può intuire che nel tempo i problemi societari non siano stati pochi. Il club era ufficialmente fallito nel 2008 e riprese vita solo grazie a un gruppo di imprenditori locali, tra i quali figurava Deborah Caldora, figlia dell’ex presidente degli anni ’70. Nel 2011, invece, la presidenza è passata in mano a Daniele Sebastiani, con il quale la squadra ha vissuto forse alcuni dei momenti migliori della sua esistenza.
Ad oggi il Pescara ha conquistato per 2 volte la Serie B e solo in un’occasione la Serie C, il campionato in cui milita attualmente. Si tratta pur sempre di una delle squadre che vantano la migliore tradizione sportiva nello Stivale, motivo per il quale non appare così visionario il progetto di una rapida risalita verso il calcio che più conta. Da quest’anno a sedere in panchina è il mister Alberto Colombo, che in carriera ha collezionato numerose esperienze proprio in terza divisione. Il miglior risultato mai ottenuto finora dal tecnico è stato il quinto posto della passata stagione con il Monopoli.
Perin, Verratti, Insigne e Immobile appartengono ormai ad un lontanissimo passato. In Serie C la rosa del Pescara non può contare certo su elementi con grandi trascorsi, anche se è presente qualche idolo delle folle. Si pensi ad esempio al difensore Alessandro Crescenzi, che aveva giocato in A proprio con il Delfino e da quest’anno ha accettato di scendere di categoria pur di tornare a difendere la causa biancazzurri. Edoardo Vergani, invece, aveva avuto modo di calcare i campi del massimo campionato con le maglie di Bologna e Salernitana, mentre Luca Mora aveva strappato qualche presenza con la SPAL.
Oggi il Pescara gioca evidentemente per la qualificazione ai playoff, sognando la promozione in B. Nel girone C della Serie C, infatti, il Catanzaro sta comandando la classifica con un netto distacco sulle dirette avversarie e anche dalle scommesse sportive sul calcio è chiaro che i calabresi presentino un divario tecnico importante rispetto alle altre squadre, Pescara compreso. Sono oltre 30 i gol realizzati fin qui dalla formazione di Colombo e poco più di 20 le reti incassate, per un terzo posto che comunque non sembra essere messo in discussione. Ultimamente, però, il rendimento non è stato dei migliori e il Pescara è tornato a vincere a gennaio solo in occasione del match interno con la Viterbese, dopo aver raccolto appena un punto nelle precedenti 4 partite.
L’obiettivo della promozione rimane alla portata e di conseguenza il club si sta attivando anche sul mercato per ritrovarsi con le risorse adatte per affrontare la seconda metà di stagione. Il Pescara ha raggiunto con la Juventus l’accordo per prelevare il trequartista Rafia e sta continuando le trattative per Simone Edera del Torino. Sul piede di partenza, invece, il numero 10 Facundo Lescano, monitorato da Padova, Foggia e Triestina. Un ultimo colpo in entrata potrebbe riguardare però Etienne Catena, difensore in forze allo Sporting Lisbona. Pochi innesti, ma mirati per sognare.