Pescara. Movimentato pre partita a Pescara in occasione della sfida col Bari. Tre pescaresi sono stati aggrediti e derubati di alcune sciarpe biancazzurre da tifosi baresi, in viale Pindaro, in zona stadio, nei pressi del Comando Provinciale dei vigili del fuoco. Una mazza e un coltello tra gli oggetti sequestrati da personale della Digos alla quindicina di tifosi baresi che ieri sera, prima della gara di campionato Pescara-Bari, avevano aggredito tre sostenitori locali. Recuperate, in una bancarella di napoletani in viale Pindaro, anche le sciarpe biancazzurre che i baresi avevano sottratto. I tre tifosi pescaresi contusi sono stati medicati nell’ospedale Spirito Santo di Pescara e giudicati guaribili con prognosi che vanno dai cinque agli otto giorni, mentre, grazie all’immediato intervento delle forze dell’ordine, una quindicina di tifosi baresi sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione. Per loro nelle prossime ore scatterà la denuncia per aggressione e saranno successivamente sottoposti al Daspo. Pescara-Bari era considerata una gara ad alto rischio con livello 3. Il livello 4, quello massimo, prevede gare a porte chiuse e, in caso di problemi, la sospensione della partita stessa. Nei pressi dell’Adriatico tensione, ma nessun altro contatto fra le due tifoserie, grazie anche al grande spiegamento di forze dell’ordine che hanno scortato gli oltre 2 mila tifosi baresi dal casello dell’autostrada A 14 Pescara Sud all’impianto sportivo sia all’andata che al ritorno. I tifosi ospiti, sistemati nella curva sud, hanno lanciato qualche fumogeno all’esterno e all’interno dell’Adriatico, dove non ci sono state però particolari problematiche. Esplosi dalle due curve anche alcuni petardi sulla pista di atletica. Prima della gara si é sviluppato un principio d’incendio,subito spento, nella pineta dannunziana a causa di fumogeni accesi dai sostenitori ospiti.