Pescara. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pescara hanno tratto in arresto un 36enne originario di Napoli e denunciato il suo complice, 62enne anch’egli napoletano, per tentativo di truffa pluriaggravata in flagranza di reato. I due sono stati sorpresi nel centro di Pescara subito dopo aver tentato di farsi consegnare la somma di 3.500 euro da una persona anziana, dopo che altro complice aveva poco prima richiesto telefonicamente la somma di denaro raccontando che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente e che si trovava in stato di fermo presso una caserma dei Carabinieri.
Un tentativo di truffa con la modalità del falso incidente stradale accaduto a un parente della persona anziana presa di mira è stato sventato dai carabinieri, che hanno arrestato un napoletano di 36 anni, Alessio Passariello, e denunciato di P.R. (63), grazie alle numerose segnalazioni arrivate al 112 da parte di cittadini che riferivano della presenza di persone sospette in giro per il centro di Pescara. Nel caso specifico dopo una tempestiva segnalazione i carabinieri ieri mattina si sono presentati in via De Amicis dove c’era un’auto, una Peugeot 5008 che era stata segnalata come sospetta già nel nord Italia. Individuato il civico giusto i carabinieri hanno bloccato sospetti campani, nei pressi dell’abitazione di una 75enne pensionata dalla quale, pochi istanti prima, avevano tentato di farsi consegnare 3.500 euro in contanti dopo che il complice aveva richiesto telefonicamente alla donna la somma, raccontandole che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente stradale e che si trovava in stato di fermo presso la caserma dei carabinieri. La vicina intervenuta dopo essere andata a trovare l’anziana, ha capito quello che stava accadendo e ha chiamato il 112, facendo così scattare la trappola che ha permesso ai militari di bloccare il 36enne che stava lasciando la palazzina a mani vuote dopo aver visto le due anziane con il telefono in mano e la 75enne già pronta a consegnare i soldi. Solo ieri a Pescara c’erano stati altri cinque casi di tentata truffa. “Questo è un fenomeno che nonostante le varie campagne di sensibilizzazione portate avanti quotidianamente, continua ad essere purtroppo presente nelle nostre città – ha detto il tenente colonnello Gaetano La Rocca, comandante del Reparto Operativo – ed è per questo che invitiamo i cittadini a chiamare il 112 in caso di presenza di persone sospette, ribadendo che nessun uomo delle istituzioni chiede soldi a domicilio”.